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BIO Open Lab
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Progetto
BIO Open Lab si pone l’obiettivo di ampliare le capacità tecnologiche nel campo della biologia strutturale, della genomica e della spettroscopia di massa, aderendo ad uno degli approcci più avanzati nell’ambito delle “scienze della vita”: la “medicina delle 4P”, ovvero Predittiva, Personalizzata, Preventiva e Partecipativa.
Il potenziamento scientifico e tecnologico dell’Infrastruttura di ricerca sarà caratterizzato dall’installazione di una facility di Next Generation Sequencing (NGS), che consentirà, in particolare nell’ambito della genomica, di raggiungere nuove potenzialità in termini di indagine dei meccanismi molecolari e biologici, con applicazioni rilevanti nel campo della medicina predittiva e della salute. L’utilizzo di tecniche di spettrometria di massa avanzate e di microscopia elettronica forniranno, invece, un importante contributo allo sviluppo di tecniche di diagnostica avanzata basate sulle nanotecnologie.
Risorse finanziarie
Il progetto ha ottenuto un supporto finanziario di 12.434.500,00 euro da parte del PON Ricerca e Innovazione 2014-2020, nell’ambito dell’azione "Potenziamento Infrastrutture di ricerca” che sostiene progetti finalizzati al potenziamento di 18 infrastrutture di ricerca individuate dal Ministero dell'Università e della Ricerca come prioritarie nel PNIR 2014-2020, rispondenti ad uno o più ambiti ESFRI (European Strategy Forum on Research Infrastructures) e che risultino di notevole impatto sulle traiettorie della Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente.
Impatto sul territorio
Beneficiario del finanziamento è l’Area di Ricerca Scientifica e Tecnologica di Trieste – Area Science Park e cobeneficiari sono l’Università degli Studi di Salerno e l’Università del Salento. Il progetto rientra nell’area “Salute” con potenziali ricadute nell’area “Industria intelligente e sostenibile, energia e ambiente” con riferimento alla traiettoria “Tecnologie per biomateriali e prodotto biobased e Bioraffinerie” grazie all’analisi degli enzimi utilizzati nei processi biotecnologici avanzati e nelle bioraffinerie.
L’Area Science Park di Trieste aderisce alla rete infrastrutturale europea CERIC- ERIC, punto di riferimento europeo per la ricerca nel campo della biologia strutturale e della biomedicina. Attraverso questo progetto la partner facility italiana riuscirà ad ampliare e consolidare il suo ruolo, in particolare, nell’ambito della criomicroscopia elettronica, la spettrometria di massa, le nuove tecniche di indagine strutturale, le metodologie di indagine genomica ed epigenomica fino allo sviluppo di un Centro di Calcolo dedicato. Oltre l’area di Trieste, il progetto, prevede attività da svolgere fuori dall’Area di Programma con ricadute a favore delle regioni target dove sono localizzati i soggetti co-proponenti a cui sarà offerta l’opportunità di avere l’accesso libero e aperto alla rete di infrastrutture di ricerca CERIC-ERIC, in sintonia con gli obiettivi che la Roadmap ESFRI indica per gli investimenti a favore delle “Analytical Research Infrastrucures” (ARIs).
ULTERIORI RISORSE:
20/04/2020