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04/06/2019

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#CoesioneInCorso - Il futuro dell’Italia, un progetto dopo l’altro: il video dell’Agenzia per la Coesione Territoriale

Il PON Ricerca e Innovazione 2014-2020 presente con due progetti finanziati

Immagine raffigura un frame del video dell'ACT sul progetto ERHA del PON Ricerca e Innovazione


A cosa servono i fondi europei? È la domanda che fa da cornice al video #CoesioneInCorsoIl futuro dell’Italia, un progetto dopo l’altro, realizzato dall’Agenzia per la Coesione Territoriale con la collaborazione dei Programmi operativi nazionali e regionali e proiettato in occasione della riunione dei comunicatori delle reti europee INFORM e INIO che si è svolta  a Palermo dal 15 al 17 maggio 2019.
Il video, parte della campagna di comunicazione #CoesioneinCorso, fa il punto su alcuni progetti cofinanziati con i fondi europei FESR e FSE dai vari programmi operativi nazionali e regionali, al fine di mostrare con esempi concreti quello che la politica di coesione sta realizzando nel nostro Paese con particolare attenzione allo sviluppo dei territori e all’incremento della qualità della vita dei cittadini.

Il PON Ricerca e Innovazione 2014-2020 ha contribuito al video con due progetti finanziati, esperienze significative anche in considerazione del loro impatto sul territorio in termini di utilità sociale.
Il primo progetto (min. 1.02), realizzato dall’Università di Palermo nell’ambito dell’azione Dottorati Innovativi con caratterizzazione industriale, dal titolo “Riutilizzo e valorizzazione dei sottoprodotti e delle materie di scarto dell’industria agrumicola siciliana” ha l’obiettivo di individuare utilizzi alternativi di alcuni sottoprodotti della lavorazione industriale degli agrumi, che possono essere utilizzati sia come metodi di conservazione in sicurezza del cibo, sia per realizzare nuovi prodotti con un alto valore nutraceutico.
Il secondo, ERHA - Enhanced Radioterapy With Hadrons, (min. 1.20) è un progetto realizzato dalla società Linearbeam nell’ambito dell’azione Fondo di Fondi Ricerca e Innovazione che sta sviluppando un prototipo di acceleratore lineare di protoni da utilizzare in ambito clinico come sistema innovativo di cura di alcuni tipi di tumori.

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