Lo studio evidenzia le caratteristiche innovative dello strumento finanziario
All’esperienza italiana del Fondo di Fondi Ricerca e Innovazione, lo strumento finanziario del PON Ricerca e Innovazione 2014-2020 pienamente operativo dal 2018, è stato dedicato un “case study” pubblicato lo scorso 9 dicembre dalla piattaforma Fi-Compass.
Lo studio ripercorre le tappe che hanno portato all’introduzione di questo strumento che è gestito dalla Banca Europea per gli Investimenti tramite tre operatori finanziari appositamente selezionati, Equiter SpA, Medio Credito Centrale e Banco di Sardegna SpA.
Le risorse UE e nazionali a disposizione del Fondo, che ammontano complessivamente a 270 milioni di euro, vengono investite per supportare progetti di ricerca di imprese innovative tramite strumenti di prestito, equity e quasi-equity nonché strumenti finanziari equivalenti.
Gli investimenti che il Fondo di Fondi Ricerca e Innovazione può finanziare comprendono attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale in linea con i criteri di selezione del PON Ricerca e Innovazione e promuovono lo sviluppo e l'utilizzo delle tecnologie abilitanti fondamentali (Key Enabling Technologies - KETs) per le aree tematiche della Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente (SNSI). L'attuazione dello strumento finanziario interessa innanzitutto le otto regioni target del Programma (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Abruzzo, Molise e Sardegna), ma si estende a tutto il Paese, nei limiti di quanto previsto dall' art.70 del Reg. (UE) 1303/2013.
Lo studio valorizza le caratteristiche innovative del Fondo e i suoi tratti distintivi, tra cui il peso preponderante del “capitale paziente” messo a disposizione sotto forma di equity e quasi-equity.
Ad oggi sono già stati finanziati 31 progetti per un importo complessivo impegnato di 139 milioni di euro, ma il ciclo di vita non è ancora concluso, vista la possibilità di erogare risorse per progetti di ricerca fino al 31 dicembre 2023.