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23/12/2021

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Adam’s Hand, il PON Ricerca e Innovazione sostiene l’ideazione della prima mano bionica completamente adattiva

Il progetto, finanziato nell’ambito del Fondo di Fondi Ricerca e Innovazione, arriva dal Salento e sfrutta l’Intelligenza Artificiale per migliorare la vita di chi ha subito l’amputazione dell’arto

L'immagine raffigura la prima mano bionica completamente adattiva che impugna una forchetta

Tendere una mano agli invisibili, creando un ponte tra la scienza e il corpo umano al fine di annullare le differenze di agilità che esistono tra normodotati e diversamente abili. È l’obiettivo del progetto Adam’s Hand sostenuto dal PON Ricerca e Innovazione 2014-2020 nell’ambito del Fondo di Fondi Ricerca e Innovazione. Il progetto prevede la realizzazione della prima mano bionica al mondo completamente adattiva, rivolta alle persone che hanno subito l’amputazione dell’arto superiore.
Diversamente dalle protesi attualmente in commercio, Adam’s Hand utilizza un solo motore per muovere tutte le dita facendo in modo che queste si adattino automaticamente alla forma e alla dimensione degli oggetti impugnati, attraverso la tecnologia proprietaria denominata Adapti-Grip.

A idearla è BionIT Labs, giovane startup salentina con sede a Soleto, in provincia di Lecce, che ha ottenuto un finanziamento di un milione di euro, sotto forma di equity e quasi equity, da Equiter, uno dei tre intermediari finanziari selezionati dalla Banca Europea per gli Investimenti per attuare lo strumento finanziario del PON Ricerca e Innovazione.
Il fondatore della startup pugliese, Giovanni Zappatore, è un ingegnere meccanico che ha iniziato a studiare la cinematica della mano umana già durante la sua tesi di laurea in ingegneria industriale. Qualche anno dopo ha coinvolto nel progetto un team multidisciplinare di professionisti altamente qualificati mettendo in piedi una struttura organizzativa che oggi conta circa 25 risorse.

Attualmente la società sta completando lo sviluppo del “modello large”, per uomini, che si adatta a circa il 40% delle amputazioni dell’arto superiore e punta sviluppare una nuova versione dell’arto bionico, con dimensione e peso ridotti, che sarà adatto ad un utilizzo da parte delle donne e dei bambini (50° percentile). La mano bionica salentina sarà l'unica protesi mioelettrica d'arto superiore, cioè attivata dagli impulsi muscolari del soggetto che la indossa, grazie ad un meccanismo brevettato a livello europeo che sfrutta l'intelligenza meccanica unita ad un algoritmo di Intelligenza Artificiale. Mentre le protesi attualmente sul mercato si basano su un meccanismo di prese standard memorizzate e non rispondono a tutte le esigenze di chi le utilizza, Adam's Hand possiede la funzione di adattamento automatico alla forma e alla dimensione degli oggetti impugnati, permettendo di eseguire circa il 90% dei movimenti di una mano umana. Si punta ad inserire la rotazione attiva del pollice e a sviluppare una maggiore flessibilità del polso integrato alla mano.

La mano robotica poliarticolata Adam’s Hand sarà la prima sviluppata interamente da un’azienda italiana a raggiungere il mercato delle cliniche ortopediche. Si contraddistinguerà per leggerezza e semplicità di utilizzo e di manutenzione e, grazie alla presenza di un unico motore, potrà essere immessa sul mercato ad un prezzo inferiore alla concorrenza. Il dispositivo medico arriverà sul mercato italiano a inizio 2022 per poi espandersi negli altri principali Paesi europei e negli Stati Uniti.

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