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20/02/2023

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Bio Open Lab, installato nuovo microscopio a risoluzione atomica nei laboratori di Unisalento

Il progetto è finanziato dal PON Ricerca e Innovazione 2014-2020 nell’ambito dell’Azione II.1 Potenziamento infrastrutture di ricerca

L'immagine raffigura il gruppo di lavoro che ha partecipato al progetto Bio Open Lab

 

È stato installato con successo il nuovo microscopio elettronico “HOLO-TEM” a risoluzione atomica presso il Dipartimento di Matematica e Fisica ‘Ennio De Giorgi’ dell’Università del Salento. Questo strumento rappresenta il cuore pulsante del laboratorio “BOL: Bio Open Lab”, un’infrastruttura di ricerca distribuita sul territorio nazionale che rientra tra i progetti finanziati dal PON Ricerca e Innovazione 2014-2020 nell’ambito dell’Azione II.1 Potenziamento infrastrutture di ricerca.

Le sue caratteristiche sono eccezionali: da un lato consente di raggiungere risoluzioni subatomiche con ridotta intensità del fascio sonda di elettroni, riducendo così il danno da radiazione indotto sul campione in esame, dall’altro permette di eseguire analisi in modalità olografica e tomografica, anche di campioni di interesse biologico e biomedico. Attualmente è l’unico in Italia nel suo genere e uno dei pochi in Europa con tali specifiche innovative.

Questo Microscopio Elettronico a Trasmissione va così a potenziare l’infrastruttura di ricerca multidisciplinare europea CERIC-ERIC (Central European Research Infrastructure Consortium) nel campo della scienza dei materiali, i biomateriali e le nanotecnologie. L’accesso al nuovo laboratorio è aperto ai ricercatori di tutto il mondo, che possono sottoporre proposte di esperimento attraverso la piattaforma dedicata.

Il collaudo è avvenuto alla presenza dei rappresentanti e dei tecnici dell’azienda produttrice giapponese Jeol, dei ricercatori e responsabili dell’ateneo salentino oltre ai ricercatori con riconosciuta esperienza di livello internazionale del campo della microscopia elettronica afferenti al CNR e ad Area Science Park (Trieste), Lead partner del progetto.

L’installazione è stata una vera e propria sfida dal punto di vista tecnico come racconta il professor Gianluca Quarta, docente di Fisica applicata per UniSalento “in quanto ha richiesto un’accurata progettazione della stanza sperimentale, con caratteristiche molto stringenti in termini di riduzione delle vibrazioni e del rumore, dei campi elettromagnetici e della stabilità in temperatura”.

Oltre le aspettative le prime performance durante le quali è stato possibile raggiungere una risoluzione subatomica di soli 0.7 Angstrom. Il professor Lucio Calcagnile, docente a UniSalento di Fisica applicata e responsabile del nuovo laboratorio assieme alla professoressa Rosaria Rinaldi, docente a UniSalento di Fisica della materia, ha specificato come l’apparecchio sia “dotato di un sistema molto complesso di rivelatori che, funzionando simultaneamente, consentono di ottenere informazioni complementari di tipo morfologico, strutturale e composizionale”.

“Non solo il microscopio consente di raggiungere livelli elevatissimi di risoluzione e ha capacità analitiche eccezionali e per molti versi uniche – ha aggiunto la professoressa Rinaldi - ma è anche ottimizzato per l’analisi di campioni, come quelli biologici, sensibili al danno da radiazione e non analizzabili con microscopi elettronici tradizionali”.

Per l’importante impatto sul territorio, Bio Open Lab è stato incluso tra i progetti pugliesi presentanti nel corso dell’evento annuale del PON ReI 2022 che si è svolto a Bari. Per l’occasione è stato realizzato un docu-video che permette di entrare virtualmente anche in questa infrastruttura, accompagnati dalle voci e dalle esperienze di studiosi e ricercatori.

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