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Agrifood, due progetti innovativi dell’Università del Molise

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Progetti
I progetti di ricerca, condotti nell’ambito del Dipartimento di Agricoltura, Ambiente e Alimenti dell’Università del Molise, coinvolgono due ricercatori e si collocano nell’area di specializzazione Agrifood.
La prima ricerca risponde alla necessità di ridurre l’uso di fungicidi chimici per combattere le perdite di produzione agricola dovute a malattie fungine attraverso l’uso di agenti microbici di biocontrollo (BCA). Nello specifico si mira ad identificare i meccanismi genetico-molecolari che rendono P. laurentii LS28 un efficace BCA e capace di detossificare la micotossina patulina (PAT) che contamina alimenti derivati da frutta.
La seconda ricerca si focalizza sulla conoscenza e sulla storia delle razze ovine e bovine per fornire elementi oggettivi per la valorizzazione dell’autenticità e tipicità ed il marketing dei prodotti di origini animale al fine di aumentare la loro competitività. Si punta, inoltre, all’individuazione delle regioni genomiche e dei geni coinvolti nel determinare le diverse caratteristiche produttive e di adattamento ai differenti ambienti ai fini del miglioramento genetico per la qualità e la sostenibilità.

Risorse finanziarie
I progetti sono finanziati dal PON Ricerca e Innovazione 2014-2020 nell’ambito dell’Azione 1.2 “Mobilità dei Ricercatori” , Avviso “Attrazione e Mobilità Internazionale dei Ricercatori” (AIM), con un finanziamento complessivo di 390.176,64 euro per la contrattualizzazione a tempo determinato di due ricercatori.

Impatto 
Le attività della prima ricerca sono collegate a un brevetto europeo, potenziale volano di ulteriori applicazioni e brevetti biotecnologici, e risponde alla richiesta di maggiore specializzazione a fini applicativi delle Università ed alla debolezza “limitata propensione alla tutela brevettuale”. Il progetto risponde, inoltre, agli indirizzi di sostenibilità ambientale e innovazione tecnologica delle aree tematiche nazionali ed alla salvaguardia dell’ambiente ed è integrabile con le aree Salute, Chimica verde (uso di scarti agricoli per produrre biomassa microbica per formulati per la difesa vegetale) e Fabbrica intelligente (sviluppo di biosensori per rilevamento PAT in filiera di trasformazione frutta).
La seconda ricerca produrrà delle conoscenze utili a rafforzare la qualità e la tipicità delle produzioni alimentari che si basano sull’utilizzazione delle risorse genetiche autoctone. Inoltre, verranno messi in evidenza degli elementi oggettivi di unicità e differenziazione delle razze (e quindi dei prodotti alimentari), fornendo le conoscenze utili perché si affermino in un mercato sempre più incline a riconoscere la territorialità e la storia quale valore.


19/04/2021
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