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Università di Teramo 3

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Progetto
Medicina rigenerativa del tendine” prevede la progettazione di un costrutto 3D multifasico funzionalizzato da indirizzare alla rigenerazione di tendini/legamenti sfruttando l’utilizzo delle cellule staminali, che hanno una forte capacità di indurre rigenerazione. Il progetto si colloca nel solco delle nuove sfide aperte dalla clinica ortopedica che, nell’ambito della medicina rigenerativa del tendine, puntano a curare i disordini teno/legamentosi che hanno una grande incidenza sulla popolazione (negli USA ed UE si stimano 15 milioni di casi all’anno) e impattano in maniera rilevante sui costi del sistema sanitario mondiale (180 miliardi di euro nel 2012 negli USA ed UE). Si tratta di disordini che influenzano pesantemente il movimento articolare, generando importanti quadri di invalidità, con conseguenze sulla qualità della vita. La prognosi di incurabilità è da ricondursi al ridotto potenziale rigenerativo del tessuto che, una volta riparato spontaneamente o mediante trattamenti riabilitativi e/o chirurgici, perde parte delle proprie proprietà funzionali. Diventa quindi cruciale lo sviluppo di terapie capaci di potenziare i meccanismi endogeni di rigenerazione o di introdurre per via esogena cellule progenitrici in grado di differenziarsi in maniera univoca verso la linea tenoblastica.

Risorse finanziarie
Il progetto è stato finanziato dal PON Ricerca e Innovazione 2014-2020 nell’ambito dell’azione Dottorati Innovativi con caratterizzazione industriale, XXXIII ciclo - Anno Accademico 2017-2018. Per la realizzazione di questa iniziativa l’Università degli studi di Teramo, beneficiaria di un finanziamento di 90.140,14 di euro, ha attivato una borsa di dottorato triennale in Biotecnologie cellulari e molecolari

Impatto
La sfida della medicina rigenerativa è riuscire a sviluppare approcci terapeutici capaci di coniugare l’impiego di materiali biodegradabili compositi (scaffolds), capaci di fornire supporto strutturale e biomeccanico al tessuto di rigenerazione, e l’inserimento di cellule staminali per modulare i meccanismi rigenerativi fornendo, al contempo, cellule progenitrici esogene. Il progetto punta a formulare scaffolds capaci di combinare adeguate proprietà biomeccaniche a favorevoli habit biochimici, mettendo in sinergia elementi di ricerca e sviluppo pre-competitivo (progettazione di scaffolds funzionalizzanti) per sviluppare risultati che l’impresa potrà utilizzare per lanciare sui mercati italiano ed estero devices medici innovativi. Il progetto valorizza, inoltre, la ricerca pubblica nazionale attraverso lo sviluppo di una rete internazionale e intersettoriale finalizzato all’alta formazione che rappresenta un fattore chiave per sostenere un’economia basata sulla conoscenza.
Il progetto prevede un’esperienza di 6 mesi presso l’azienda Fidia Farmaceutici Spa di Abano Terme e un periodo di 6 mesi presso l’Institute for Science & Technology in Medicine dell’Università di Keele nel Regno Unito.

 


19/07/2021
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