Esplora contenuti correlati

Close to the earth

ITA | ENG

Progetto
Negli ultimi anni, nell’ambito dell’industria spaziale, è stato sviluppato un concetto di sistema propulsivo (RAM-EP), capace di utilizzare i gas presenti in atmosfera come propellente e, conseguentemente, permettendo una estensione della vita operativa dei veicoli spaziali operanti in orbita molto bassa. Close to the Earth intende studiare questo concetto per arrivare alla realizzazione di un prototipo di sistema di propulsione RAM-EP, le cui componenti principali sono il collettore di gas atmosferici e il motore ad effetto Hall, che li utilizza come propellente. Il progetto si propone, in particolare, di realizzare lo studio di un nuovo veicolo spaziale di classe “small” (sotto i 500 kg di massa complessiva) in grado di ospitare un sistema propulsivo RAM-EP ed in grado di operare a quote VLEO (Very Low Earth Orbit), nell’intervallo compreso fra i 160 ed i 250 km, zona sostanzialmente inesplorata per i veicoli spaziali. In quella quota, finora mai utilizzata per l’Osservazione della Terra, attraverso questo progetto si studierà nuove possibili applicazioni e servizi utili da adottare con satelliti e costellazioni: i possibili payload ospitabili dal veicolo, sia ottici, sia radar, e i cambiamenti che potranno essere generati con il loro utilizzo ad una quota così bassa. Il nuovo veicolo, inoltre, presenta altri elementi di innovazione, perché affronterà lo studio di questioni aerodinamiche per fronteggiare la presenza dell’attrito e perché la scelta condotta dalla partnership progettuale di adottare veicoli relativamente piccoli e non costosi, darà impulso ad un nuovo settore quello dello “Space Economy”, che rappresenta una traiettoria di avanguardia nello sviluppo dell’economia mondiale dei prossimi decenni.

Risorse finanziarie
Il progetto, della durata di 30 mesi, è stato finanziato dal PON Ricerca e Innovazione 2014-2020 nell’ambito dell’Asse II “Progetti tematici”, azione “Cluster” che prevede il finanziamento di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle 12 aree di specializzazione individuate dal Programma Nazionale per la Ricerca (PNR) 2015-2020, in particolare per l’area di specializzazione “Aerospazio”. Per la realizzazione di questa iniziativa è stata concessa un’agevolazione di 4.574.768,81 euro ai seguenti soggetti beneficiari, che hanno costituito il partenariato pubblico-privato:

  • DTA -Distretto Tecnologico Aerospaziale scarl
  • Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”
  • IMT srl
  • GAP - Geophisical Applications Processing

Impatto sul territorio
Il profilo innovativo del progetto è quello di aprire la strada all’operatività dei veicoli spaziali in orbite molto basse, con lunghe vite operative e a costi contenuti, producendo un importante aumento di conoscenze in una serie di ambiti del settore Spazio, molti dei quali di assoluta rilevanza internazionale. Il progetto, aprendo la strada ad un futuro sfruttamento commerciale di queste orbite, darà grande impulso ai servizi di Osservazione della Terra e parteciperà al processo di avanzamento delle Regioni del Mezzogiorno verso una posizione di primato a livello mondiale nel settore dell’Aerospazio, creando un alto livello di occupazione qualificata sia diretta sia indiretta e conferendo una forte attrattività specifica agli enti di Ricerca coinvolti nel progetto. Grazie all’incremento della capacità competitiva e la creazione di un know-how specifico nel settore, infatti, saranno consolidati nuovi rapporti tecnico-scientifici nazionali ed internazionali e si favorirà la formazione di nuove proposte di ulteriore sviluppo e specializzazione, in grado di invertire il flusso di emigrazione di studenti e ricercatori verso le Regioni del Centro-Nord e oltre frontiera.

ULTERIORI RISORSE:

Sito del progetto

L’industria dell’aerospazio in Puglia decolla
(La Repubblica del 31 ottobre 2019)

ENEA, al via "Close to the Earth": mini satelliti per informazioni sempre più precise
(La Stampa del 19 giugno 2019)

Al via Close to Earth, dati super-precisi con i mini satelliti Made in Italy
(Il Corriere delle Comunicazioni del 19 giugno 2019)

Il Miur finanzia il progetto Close
(da www.brindisitime.it del 18 gennaio 2019)


15/06/2020
torna all'inizio del contenuto