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Università di Catanzaro


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Progetto
Identificazione e chemocatalogazione di multi-target drugs” mira all’identificazione ed alla chemo-catalogazione di molecole dotate di attività modulatrice nei confronti di più bersagli terapeutici. I composti saranno selezionati da farmaci noti, da sostanze dotate di attività biologica ma di cui non sia noto il bersaglio terapeutico, da molecole di origine naturale e da componenti dei prodotti di scarto della filiera agroalimentare calabrese. L’utilizzo delle suddette fonti porterà, a seconda dei casi, a vantaggi quali un profilo tossicologico favorevole, consentirà di identificare uno o più bersagli molecolari, contribuirà a razionalizzare gli eventuali effetti indesiderati, potrebbe suggerire nuovi impieghi terapeutici (drug repurposing) e, potenzialmente, riqualificare i prodotti di scarto dell’industria agroalimentare. I composti identificati e le relative informazioni farmacodinamiche saranno catalogati all’interno di una banca dati accessibile via web mediante un’apposita interfaccia utente il cui sviluppo sarà parte integrante del progetto di ricerca. Per ciascuno dei composti selezionati, saranno generati i potenziali metaboliti di fase I che, a loro volta, saranno alla medesima indagine farmacodinamica dei precursori e, quindi, catalogati.

Risorse finanziarie
Il progetto è stato finanziato dal PON Ricerca e Innovazione 2014-2020 nell’ambito dell’azione Dottorati Innovativi con caratterizzazione industriale, XXXIII ciclo - Anno Accademico 2017-2018. Per la realizzazione di questa iniziativa l’Università degli studi di Catanzaro, beneficiaria di un finanziamento di 94.537,22 euro, ha attivato una borsa di dottorato triennale in Scienze della Vita nell’ambito del Dipartimento di Scienze della Salute.

Impatto sul territorio
Il progetto è caratterizzato da diversi elementi di innovazione: il primo è dato dal paradigma di sviluppo del farmaco, che va oltre il tradizionale binomio “one drug-one target” per seguire quello emergente del multi-target drug discovery (MTDD) che permette l’identificazione di molecole capaci di modulare molteplici bersagli terapeutici. Ciò potrebbe valere soprattutto per malattie complesse come il cancro, che richiede strumenti terapeutici e protettivi di nuova generazione, anche di ispirazione naturale.
Il secondo elemento è connesso all’utilizzo terapeutico di sostanze in grado di interagire con più bersagli biologici riconducibili alla medesima patologia. Tale strategia può garantire sia una migliore efficacia sia una riduzione degli effetti indesiderati ed essere foriera di favorevoli risultati.
Il terzo elemento è di grande interesse industriale e riguarda il riposizionamento terapeutico di farmaci noti. La razionalizzazione degli effetti collaterali, anche mediante lo studio dei metaboliti, l’identificazione di potenziali bersagli terapeutici sono strumenti che solo oggi iniziano ad essere perseguiti.
Il progetto prevede un periodo di 6 mesi presso la Molecular Horizon srl, azienda della provincia di Perugia con una solida esperienza nella produzione di software per la gestione di banche dati e metodi automatici di interpretazione dei dati sperimentali, e un periodo di 10 mesi presso il Department of Pharmaceutical Chemistry of the Faculty of Life Sciences at the University Of Vienna, caratterizzato da ricerche nell’ambito dello sviluppo di software per lo screening virtuale basato su modelli farmacoforici.

 


21/07/2021
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