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05/06/2023

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Evento regionale, il PON Ricerca e Innovazione incontra i beneficiari di Basilicata e Calabria

La giornata è stata occasione per mostrare l’impatto sul territorio di alcuni dei progetti finanziati

Grafica dell'evento regionale di Teramo

 

È stata l’Università degli studi della Basilicata, presso il Campus di Matera, ad ospitare lo scorso 1° giugno l’Evento regionale organizzato dal PON Ricerca e Innovazione 2014-2020 dal titolo “Dall’Università all’impresa: la ricerca è innovazione - Focus Basilicata e Calabria”. L’iniziativa, a cui hanno preso parte i rappresentanti delle Istituzioni europee, del Ministero, del Comune, dell’Università e del mondo delle Imprese, è una delle tappe di confronto con le Regioni e i territori target del Programma avviato con l’ultimo Evento Annuale, svoltosi a Bari il 5 dicembre 2022, e proseguito lo scorso 18 aprile con l'Evento regionale con focus Abruzzo e Molise.

Ad introdurre i lavori l’Autorità di Gestione del PON Ricerca e Innovazione 2014-2020, Sara Rossi, che ha evidenziato gli importanti risultati raggiunti a livello nazionale dal Programma e l’impatto che i progetti finanziati generano sul territorio, rappresentando i notevoli risultati raggiunti nel favorire il riposizionamento competitivo delle Regioni del Mezzogiorno, innescando mutamenti di valenza strutturale per accrescere la capacità di produrre e utilizzare ricerca e innovazione di qualità, attraverso la collaborazione sinergica tra Ministero, Università, enti e infrastrutture di ricerca ed imprese. Rossi ha, inoltre, sottolineato la valenza del Programma in termini di efficace strumento di sviluppo di competenze professionali altamente specializzate, in linea con il fabbisogno espresso dal sistema economico di riferimento, che rappresenta anche un argine al fenomeno della perdita di capitale umano tipico del mondo della ricerca.

Il Rettore dell’Università degli studi della Basilicata, Prof. Ignazio Marcello Mancini, intervenuto per i saluti istituzionali, ha espresso apprezzamento per l’iniziativa e per la capacità di supporto del Programma alla ricerca e all’innovazione del territorio ed ha portato il suo plauso per la copiosa attività di ricerca sviluppata dal suo Ateneo e per i risultati prodotti dai progetti finanziati dal PON.

A portare i saluti del Sindaco della Città dei Sassi è stato l’Assessore Angelo Raffaele Cotugno, con delega ai Lavori pubblici e all’Innovazione, il quale ha posto in evidenza l’importante ruolo della ricerca e dell’innovazione nello sviluppo del territorio ed, in particolare della città di Matera, e la necessarietà delle sinergie da realizzare per conseguire risultati eccellenti come già verificatosi non solo con i progetti PON, ma anche con il progetto Casa delle Tecnologie Emergenti di Matera (CTEMT), che vede l’ente comunale in partenariato con il Consiglio Nazionale delle Ricerche, il Politecnico di Bari, l’Università degli studi della Basilicata per trasformare Matera in un centro di riferimento internazionale per l'applicazione, in ambito urbano, delle cosiddette Tecnologie Emergenti: Intelligenza Artificiale (AI), Blockchain, Internet delle Cose (IoT) e 5G.

A proposito dell’importanza della sinergia tra soggetti diversi, in connessione tra loro, l’Autorità di Gestione del PON Ricerca e Innovazione 2014-2020 ha focalizzato l’attenzione sui dati registrati in Basilicata e Calabria, evidenziando come attraverso azioni che spaziano dal supporto al capitale umano al finanziamento delle Infrastrutture di Ricerca, si sono avute ricadute positive sui territori, anche durante il difficile periodo in cui il Paese è stato colpito dagli effetti diretti ed indiretti causati dalla pandemia da Covid-19.

Sara Rossi ha così introdotto i lavori della sessione dedicata al binomio Università e Ricerca alla quale hanno preso parte Angelo Masi, Prorettore alla Ricerca e al Trasferimento tecnologico dell’Università degli Studi della Basilicata, Maurizio Muzzupappa, delegato per il Trasferimento tecnologico dell’Università degli Studi della Calabria, e Mariateresa Russo, Prorettrice dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria. I relatori hanno riportato le positive esperienze sviluppate grazie ai progetti finanziati dal PON Ricerca e Innovazione, evidenziando l’importanza di continuare ad investire nella ricerca per sviluppare progetti che, intercettate le esigenze delle imprese, consentano di affrontare le sfide dell’economia globale, investire sul territorio, potenziandone lo sviluppo e la capacità attrattiva, anche in termini di capitale umano. I rettori hanno altresì evidenziato come l’esperienza maturata attraverso il PON ha consentito di consolidare il legame tra Università e Impresa e sottolineato come le progettualità da porre in essere debbano essere il risultato di tavoli interistituzionali finalizzati ad intercettare tutte le risorse a disposizione per promuovere attraverso la ricerca l’innovazione dei relativi territori.

Sono, quindi, intervenuti alcuni dottorandi e ricercatori delle Università di Basilicata e Calabria, le cui attività sono state finanziate dal PON Ricerca e Innovazione, e che hanno partecipato alla call lanciata dal Programma lo scorso febbraio, con un loro video di presentazione che è stato proiettato durante l’evento. Moderati da Sabrina Saccomandi, esperta del Ministero dell’Università e della Ricerca, i ragazzi hanno offerto una testimonianza diretta di quanto importante sia stato il contributo del Programma per lo sviluppo dei loro progetti e di come, nonostante le difficoltà causate dalla pandemia, proprio grazie al PON siano riusciti a portare avanti le attività conseguendo risultati di eccellenza. La loro testimonianza ha ulteriormente evidenziato la necessità di investire nel futuro del territorio, arrestando il fenomeno della depauperazione delle Regioni del Sud e sviluppando in loco eccellenze che invertano la tendenza migratoria e favoriscano l’attrattività di Basilicata e Calabria, territori dalle grandi potenzialità.

I lavori hanno avuto seguito con la sessione dedicata ai progetti di imprese e infrastrutture di ricerca, finanziati dal Programma nell’ambito dell’Asse II, introdotti da una breve copertina del docu-video realizzato direttamente nei territori di Basilicata e Calabria. È intervenuto Luciano Saverio – CFO di CMD (Costruzioni Motori Diesel S.p.A.) - per presentare la positiva esperienza sviluppata in collaborazione con l’Università della Basilicata per il progetto Sistemi Innovativi per Motori a Pistoni Aeronautici (SIMPA), finanziato nell’ambito del Fondo di Fondi Ricerca e Innovazione. Il Progetto, il cui obiettivo è lo sviluppo di sistemi innovativi e nuove tecnologie per il miglioramento ed il potenziamento delle prestazioni e della sicurezza dei motori, ha consentito la realizzazione di tre prototipi di motori aeronautici e rappresenta, quindi, la scelta di CDM di ampliare la propria offerta motoristica. Il contributo del PON è risultato particolarmente determinante e lo strumento del Fondo dei Fondi ha consentito di ricevere tempestivamente le risorse per lo sviluppo del progetto. La ricaduta sul territorio è da considerarsi senza dubbio positiva, sia in termini di business per l’azienda che in termini occupazionali avendo favorito l’assunzione di giovani provenienti dal percorso scientifico fatto in UNIBAS.

A seguire la testimonianza di Vincenzo D’AgostinoFounder & Inventor di AE Innovation – il quale ha illustrato il progetto OMNIA GENIUS, attraverso il quale si è realizzato un dispositivo, già messo in commercio, per monitorare e gestire da remoto i consumi degli ambienti ed i carichi elettrici e termici attraverso un’App che consente, quindi, di controllare le proprie abitudini energetiche e ridurre gli sprechi di energia, abbattendo i costi e realizzando al contempo il miglioramento del confort e della sicurezza delle abitazioni.

Si è passati alla presentazione delle attività di potenziamento delle Infrastrutture di Ricerca con l’intervento di Gelsomina Pappalardo del CNR Potenza, coordinatrice del progetto PerActris, orientato ad aumentare, da un lato, la competitività della componente italiana della Infrastruttura di Ricerca ACTRIS, supportando la crescita della comunità scientifica nazionale nel settore della ricerca in campo atmosferico e, dall’altro, l’attrattività del nostro territorio, ampliando l’accesso all’infrastruttura a un grande numero di ricercatori stranieri.

Sul tema è intervenuto Riccardo Barberi – Prof. Università della Calabria – che ha presentato il progetto STAR2, evidenziando come il finanziamento del PON Ricerca e Innovazione abbia consentito di realizzare la nuova beamline e le nuove stazioni sperimentali, nonché potenziare le dotazioni dei laboratori di servizio del progetto START (una delle 18 IR strategiche del PNIR) avviato con il PON Ricerca 2007-2013. Il Progetto ha consentito di realizzare una sorgente a raggi X ad alta energia il cui potere penetrante consente di esaminare, tramite l’acquisizione di immagini tridimensionali ad altissima risoluzione, la struttura interna dei materiali, da quelli utilizzati in campo biologico e biomedicale a quelli che costituiscono i reperti archeologici fino ai materiali avanzati per le ingegnerie e le nanotecnologie.

Si è quindi passati alla presentazione dei progetti finanziati nell’ambito della ricerca industriale e sviluppo sperimentale con il progetto DEMETRA presentato sempre dal Prof. Barberi che ha illustrato lo sviluppo di una nuova tecnologia di tracciabilità per la sicurezza e la qualità dei cibi nell'ambito della Cyber Physical Security, realizzata tramite tecnologie avanzate basate su architettura blockchain e soluzioni crittografiche per tracciare tutti gli eventi salienti relativi all’intera filiera di produzione, trasformazione, trasporto e vendita dei prodotti, contribuendo alla sicurezza della catena alimentare.

A seguire la presentazione da parte di Pietro De Fazio che per l’ENEA ha presentato il progetto SENTINEL – Sistema di pEsatura diNamica inTellIgente per la gestioNE deL traffico pesante, che ha l’obiettivo di sviluppare e realizzare un dispositivo di pesatura dinamica innovativo e di architetture SW/HW per modelli predittivi e strategie decisionali automatiche o semiautomatiche per attuare un sistema integrato intelligente di pesatura dinamica dei veicoli che, integrandosi con altri sistemi, collabori in una gestione intelligente e predittiva del traffico di veicoli pesanti aventi condizioni di carico non compatibili con le caratteristiche della struttura viaria, smistandoli così in tempo reale sulla viabilità alternativa.

Per l’UNIBAS Caterina Di Maio ha presentato il progetto MITIGO che si pone l’obiettivo di proporre soluzioni di mitigazione dei rischi idrogeologico e sismico per i collegamenti viari e per le strutture strategiche delle aree urbane montane interessate da frane e terremoti, carenza di servizi, difficoltà di mobilità e fenomeni di spopolamento. Di Maio ha evidenziato la rilevanza, non solo scientifica, ma anche socio economica del progetto, poiché la gestione e prevenzione dei rischi che il progetto mira a realizzare è in grado di incidere positivamente sugli insediamenti umani ed economici nel territorio.

Sempre nell’ambito delle tecnologie e metodologie innovative di Osservazioni della Terra (OT) per lo studio degli impatti del cambiamento climatico sull’ambiente si colloca il progetto OT4CLIMA, presentato da Nicola Pergola del CNR Basilicata. Il Progetto ha quale finalità la realizzazione di applicazioni/prodotti/servizi innovativi basati su un maggiore e più efficace utilizzo di dati acquisiti da piattaforme satellitari, avio-trasportate ed unmanned e loro integrazione con osservazioni in situ, in grado di rispondere alle principali sfide sociali indotte dai cambiamenti climatici in atto e dal conseguente aumento della frequenza ed intensità di eventi estremi ad esso connessi, al fine di contribuire a migliorare la sicurezza del territorio e la protezione dell'ambiente.

A seguire, la testimonianza di Natale Arcuri – Prof. Università della Calabria - che ha presentato il progetto CoGITO (COGnItive dynamic sysTem to allOw buildings to learn and adapt), la cui finalità è quella di migliorare la gestione degli edifici pubblici e residenziali con funzionalità cognitive e di self-developed, che attraverso un’infrastruttura intelligente per la supervisione ed il controllo di tutti i dispositivi e oggetti in un edificio, tenendo conto della presenza e del comportamento delle persone, attua azioni cognitive per ottimizzare i consumi energetici, migliorare la sicurezza delle persone e delle strutture.

A chiudere gli interventi Sebastiano Andò – Prof. Università della Calabria, coordinatore scientifico progetto SI.F.I.PA.CRO.DE, che grazie al finanziamento del Programma ha consentito lo sviluppo e l’industrializzazione di farmaci innovativi per la terapia molecolare personalizzata nei carcinomi mammari e carcinomi epiteliali dell’ovaio resistenti alle terapie. Il progetto si colloca in un settore avanzato della ricerca biomedica per lo sviluppo, appunto, di biofarmaci con caratteristiche terapeutiche innovative che mirano a sviluppare, attraverso innovative high throughput technologies, molecole di interesse per la salute dell’uomo con una plurivalenza di proprietà applicative che ne migliorino l’efficienza terapeutica e la selettività del bersaglio primario, riducendo gli effetti collaterali della terapia oncologica.

La parte conclusiva dei lavori, dedicata alla Programmazione 2021-2027, ha visto l’Autorità di Gestione, Sara Rossi, tracciare le linee prospettiche ed evolutive del PN RIC 21-27, che vedrà il Ministero dell’Università e della Ricerca impegnato nel ruolo di Organismo Intermedio per gestire le risorse (esclusivamente FESR) a favore della ricerca. I finanziamenti principali sono stanziati in seno all’Obiettivo di Policy 1 Europa più intelligente e saranno ripartiti tra l’obiettivo specifico 1.1 Sviluppare e rafforzare le capacità di ricerca e di innovazione e l'introduzione di tecnologie avanzate e l’obiettivo specifico 1.4.Sviluppare le competenze per la specializzazione intelligente, la transizione industriale e l'imprenditorialità. Ad intervenire per illustrare le prospettive sul nuovo ciclo di Programmazione sono stati Luciano Conte, DG Employment, Social Affairs and Inclusion della Commissione Europea e Pasquale D’Alessandro, DG Regional and Urban Policy della Commissione Europea, i quali hanno confermato che seppure il PNRIC sarà finanziato esclusivamente con fondi FESR si cercherà comunque di garantire la prosecuzione degli investimenti in capitale umano (oggi finanziati dal FSE). I due rapporteurs hanno, inoltre, evidenziato che nell’attuale Programmazione 21-27 occorrerà favorire un migliore coordinamento tra Programmi Nazionali e Regionali per evitare la sovrapposizione di interventi e favorire uno sviluppo più organico e completo delle iniziative di ricerca e che si punterà, attraverso il PN RIC a finanziare interventi complementari a quelli del PNRR per garantire continuità alle Infrastrutture di Ricerca. Il MUR, per le azioni di sua competenza, ha intenzione di organizzare dei tavoli tematici di incontro e confronto tra tutte le Autorità di Gestione dei PR e dei PN 21-27 su tematiche e/o destinatari comuni, ai fini di migliorare l’utilizzo dei fondi coordinandone la gestione in maniera più oculata, evitando bandi simili e conseguenti sprechi di denaro.

A chiusura dei lavori, l’AdG Sara Rossi ha anticipato che nell’immediato partirà una manifestazione d’interesse per dare continuità agli importanti risultati raggiunti con i dottorati già finanziati e favorire il consolidamento del rapporto università-impresa attraverso i percorsi di carattere industriale.

Video dell'evento

I volti del PON Ricerca e Innovazione 2014-2020 - Basilicata e Calabria

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